Mer. Giu 25th, 2025
Regno Unito: Investimento del 5% del PIL per la sicurezza nazionale entro il 2035

Il Primo Ministro Keir Starmer ha impegnato il Regno Unito a un nuovo obiettivo NATO: allocare il 5% del suo PIL alla sicurezza nazionale entro il 2035. Questo impegno arriva mentre 32 membri della NATO, tra cui il Regno Unito, si riuniscono nei Paesi Bassi per finalizzare l’accordo.

L’obiettivo del 5% è suddiviso: 3,5% per la difesa principale e 1,5% per aree correlate come la sicurezza informatica e la resilienza. Questa struttura mira ad affrontare le richieste di maggiore spesa del presidente degli Stati Uniti Trump, offrendo al contempo flessibilità di bilancio per le nazioni dell’UE.

Downing Street ha indicato che iniziative come le operazioni anti-contrabbando e le misure di sicurezza energetica potrebbero contribuire alla quota di spesa per la sicurezza nazionale.

Prima del vertice, il Primo Ministro Starmer ha sottolineato la necessità per il Regno Unito di “agilità e di un senso chiaro dell’interesse nazionale” nel navigare le attuali incertezze globali. Ha inoltre affermato che la sicurezza economica è intrinsecamente legata alla sicurezza nazionale, e che questa strategia crea posti di lavoro e crescita economica.

I 32 Stati membri della NATO sono vincolati da un accordo di difesa collettiva. Dall’invasione russa dell’Ucraina nel 2022 e dalla rielezione del presidente Trump, la pressione per aumentare la spesa per la difesa si è intensificata.

Mentre l’obiettivo precedente della NATO era il 2% del PIL per la difesa, solo 23 membri hanno raggiunto questo obiettivo nel 2023 (in aumento rispetto ai tre nel 2014). Il presidente Trump in precedenza aveva dichiarato che il 2% era insufficiente, sostenendo un obiettivo del 5% e suggerendo persino ripercussioni per gli alleati non conformi.

All’inizio di quest’anno, il Primo Ministro Starmer ha delineato piani per aumentare la spesa per la difesa del Regno Unito al 2,5% del PIL entro aprile 2027, mirando al 3% entro il 2034 se economicamente fattibile. Il governo prevede di raggiungere il 4,1% della spesa per la sicurezza nazionale entro il 2027.

L’1,5% destinato alla “resilienza” comprende la sicurezza delle frontiere e la difesa informatica, con il Regno Unito che mira a raggiungere questa quota entro il 2025. La spesa per la difesa principale dovrebbe raggiungere il 3,5% entro il 2035, ma il governo non ha ancora dettagliato i meccanismi di finanziamento per questo.

Accanto all’impegno di spesa, il governo ha pubblicato la sua Strategia di Sicurezza Nazionale, sottolineando la necessità di una maggiore competitività in vari settori, tra cui scienza, tecnologia ed educazione, sottolineando al contempo la creazione di posti di lavoro derivante dagli maggiori investimenti nella difesa.

Il Segretario Generale della NATO Mark Rutte ha descritto l’impegno di spesa del 5% come un passo ambizioso e fondamentale per la sicurezza futura. Tuttavia, l’implementazione pratica e l’adesione universale a questo obiettivo rimangono incerte, con rapporti contrastanti riguardanti possibili esclusioni per alcune nazioni.

L’Ucraina, sebbene invitata alla cena del vertice, non parteciperà alle discussioni del Consiglio del Nord Atlantico. I rapporti indicano che questioni controverse, tra cui una nuova strategia per la Russia, sono state rimosse dall’agenda ufficiale del vertice.

L’Europa anticipa l’arrivo del presidente Trump al vertice della NATO in mezzo a discussioni su Iran, spesa per la difesa e l’obiettivo del 5% che ha richiesto agli alleati.

L’aumento della spesa per la difesa dominerà le discussioni mentre i membri della NATO si riuniscono all’Aia.

Il Primo Ministro Mark Carney ha evidenziato la necessità del Canada di una maggiore autosufficienza in materia di sicurezza.

Il Segretario Generale Mark Rutte ha lanciato un avvertimento secondo cui la Russia potrebbe essere pronta ad attaccare la NATO entro cinque anni.

Gli analisti si chiedono se le misure proposte per scoraggiare l’aggressione russa servano anche ad accontentare il presidente degli Stati Uniti.