Il governo britannico investirà miliardi per rafforzare la difesa nazionale, puntando alla “pronta capacità di combattimento” in risposta alle crescenti minacce da parte di potenze nucleari come Russia e Cina. Questo impegno segue l’accettazione di tutte le 62 raccomandazioni di una completa Strategic Defence Review (SDR).
Le iniziative principali includono la costruzione di 12 nuovi sottomarini nucleari e sei fabbriche di munizioni, insieme all’integrazione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale.
Il Segretario alla Difesa John Healey ha sottolineato la necessità di un aumento decuplo della letalità dell’esercito britannico per contrastare le minacce emergenti. Tuttavia, il segretario ombra alla difesa conservatore, James Cartlidge, ha criticato il piano definendolo “sottofinanziato e deludente”, etichettandolo come un “pacco regalo vuoto”.
La SDR, condotta dall’ex Segretario alla Difesa laburista Lord Robertson, ha evidenziato carenze critiche nelle forze armate britanniche, citando scorte di armi inadeguate, problemi di reclutamento e basso morale. Il rapporto ha inoltre sottolineato gli attacchi quotidiani alle infrastrutture nazionali critiche, che incidono sulla stabilità economica e sulla coesione sociale.
L’invasione russa dell’Ucraina dimostra chiaramente la sua volontà di usare la forza, rappresentando una “minaccia immediata e pressante”. La Cina è identificata come una “sfida sofisticata e persistente”, impegnata in spionaggio e attacchi informatici, e si prevede che possiederà 1.000 testate nucleari entro il 2030. Anche l’Iran e la Corea del Nord sono citati come importanti fattori di destabilizzazione regionale.
La SDR raccomanda di abbracciare i progressi tecnologici, tra cui intelligenza artificiale, robotica e tecnologia laser per migliorare le capacità di difesa. Healey ha dichiarato che il Regno Unito si trova di fronte a una “nuova era di minacce”, che richiede una strategia di difesa modernizzata.
Ulteriori annunci includono piani per aumentare le dimensioni dell’esercito ad almeno 76.000 soldati a tempo pieno ed espandere le Forze Cadette del 30% entro il 2030. Si prevedono ulteriori 30.000 posti di lavoro altamente qualificati grazie ad un aumento degli investimenti nella ricerca e nella produzione di armi. La revisione prevede che la spesa per la difesa raggiungerà il 2,5% del PIL entro il 2027, aumentando al 3% entro il 2034, sebbene il finanziamento per alcune iniziative rimanga incerto.
Mentre il governo mira a proiettare forza, critici come Cartlidge sostengono che senza finanziamenti sufficienti, questi ambiziosi piani rimangono irrealistici. Il dibattito sui tempi e sull’impegno per l’aumento della spesa per la difesa continua a dominare il discorso politico, con i conservatori che chiedono di raggiungere l’obiettivo del 3% del PIL entro la fine del decennio.
Nonostante queste preoccupazioni, Sir Keir Starmer ha espresso sostegno alla revisione, sottolineando il suo contributo a una nazione “pronta alla battaglia”. Il Primo Ministro ha sottolineato l’importanza della “pace attraverso la forza” di fronte alle crescenti minacce. Tuttavia, permangono preoccupazioni per gli impegni finanziari necessari per realizzare pienamente gli ambiziosi obiettivi della revisione.
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