Dom. Giu 8th, 2025
Trump Raddoppia le Tariffe sulle Importazioni di Acciaio al 50%

Il Presidente Trump ha annunciato un raddoppio delle tariffe di importazione di acciaio statunitensi, aumentando il tasso dal 25% al 50%.

Parlando ad un comizio a Pittsburgh, Trump ha definito la mossa come un impulso alla produzione nazionale di acciaio, riducendo la dipendenza dalle importazioni estere, in particolare dalla Cina.

Ha anche citato un presunto investimento di 14 miliardi di dollari nell’industria siderurgica della regione attraverso una partnership tra US Steel e Nippon Steel, sebbene i dettagli rimangano scarsi.

Questo annuncio segna l’ultimo sviluppo nelle politiche tariffarie fluttuanti di Trump dal suo ritorno in carica.

Trump ha promesso agli operai siderurgici che non ci sarebbero stati licenziamenti, nessuna delocalizzazione e un bonus di 5.000 dollari, ricevendo applausi entusiasti.

Ha sottolineato il suo ruolo nel “salvare” US Steel, attribuendone la sopravvivenza alle tariffe del 25% imposte nel 2018, e affermando che il nuovo tasso del 50% ne garantirà ulteriormente il futuro.

Ha dichiarato: “Al 50%, non possono più scavalcare la recinzione”, riferendosi ai concorrenti stranieri.

Questa azione si svolge in mezzo a ricorsi legali in corso contro alcune delle tariffe globali di Trump, sebbene le tariffe sull’acciaio e sull’alluminio rimangano inalterate dalle attuali procedure legali.

Queste tariffe hanno avuto un impatto significativo sul commercio globale e sui mercati, esacerbando le relazioni USA-Cina e facendo aumentare una guerra commerciale.

Trump ha recentemente accusato la Cina di aver violato una recente tregua tariffaria, accusa che la Cina ha smentito, portando ad un rinnovato scambio di accuse.

A seguito di colloqui a Ginevra, Washington e Pechino avevano concordato una riduzione temporanea delle tariffe di ritorsione.

Tuttavia, Trump ha affermato che la Cina aveva “totalmente violato il suo accordo”, citando il mancato ritiro delle barriere non tariffarie da parte della Cina, come confermato dal Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti Jamieson Greer.

La risposta della Cina ha esortato gli Stati Uniti a porre fine alle “restrizioni discriminatorie” senza affrontare direttamente le accuse specifiche.

Incaricata di ridurre la spesa pubblica e di tagliare posti di lavoro, l’agenzia ha affrontato sfide legali.

L’ex presidente ha annunciato all’inizio di questo mese di avere una forma “aggressiva” di cancro alla prostata.

Il tempo di Musk nel governo si è concluso con un colorito incontro nell’Ufficio Ovale al fianco di Trump.

Il magnate della tecnologia, il cui periodo come dipendente governativo speciale è terminato, ha attribuito l’ecchimosi a una colluttazione con il figlio di cinque anni.

L’uomo è rimasto intrappolato per tre ore, ma è sopravvissuto grazie alla prontezza della moglie.