Le segnalazioni di condizioni abitative substandard negli alloggi sociali inglesi sono aumentate vertiginosamente, superando di cinque volte il livello registrato cinque anni prima, secondo l’Housing Ombudsman.
L’Housing Ombudsman Richard Blakeway ha evidenziato un preoccupante “squilibrio di potere” nella dinamica inquilino-locatore, avvertendo che i problemi abitativi irrisolti rischiano di trasformarsi da malcontento latente a disordini sociali diffusi.
Ha avvertito che, senza miglioramenti significativi, l’Inghilterra rischia un “declino gestito” del suo patrimonio di alloggi sociali.
Tra i reclami più comuni ricevuti dall’organo di controllo figurano amianto, pericoli per la sicurezza elettrica e antincendio, infestazioni di parassiti e problemi persistenti di perdite, umidità e muffa.
L’ultimo rapporto dell’Housing Ombudsman rivela che lo stato generale degli alloggi sociali, unito ai prolungati ritardi nelle riparazioni, sta erodendo gravemente la fiducia degli inquilini.
“Immobili invecchiati, aumento dei costi dei materiali e carenza di manodopera stanno convergendo per creare una tempesta perfetta”, ha spiegato il signor Blakeway al programma Today di BBC Radio 4. “Questa situazione è insostenibile.”
Ha sottolineato la limitata influenza degli inquilini sulla qualità del servizio, indipendentemente dalla sua inadeguatezza, portando a crescente frustrazione e insoddisfazione.
Pur riconoscendo la spesa record per riparazioni e manutenzione da parte dei proprietari di alloggi sociali – 9 miliardi di sterline tra il 2023 e il 2024 – ha indicato la sottofinanziamento storico come fattore contributivo.
Ha inoltre osservato che, sebbene i proprietari abbiano affrontato incertezze di finanziamento, sono fondamentali i miglioramenti nella comunicazione con gli inquilini, spesso privi di “dignità e rispetto”.
La Local Government Association (LGA), che rappresenta i consigli inglesi, ha fatto eco a queste preoccupazioni, descrivendo la situazione come “sempre più insostenibile”.
Il consigliere Adam Hug, portavoce della LGA, ha dichiarato: “Molti consigli si trovano di fronte a una scelta impossibile tra deficit di bilancio e il mancato rispetto degli obblighi di riparazione previsti dalla legge, compresi quelli previsti dalla legge Awaab.”
Ha esortato il governo a reintegrare oltre 600 milioni di sterline di entrate perse a causa del tetto degli affitti 2024/25 e a stabilire un regolamento a lungo termine sugli affitti che garantisca la stabilità finanziaria.
Il rapporto dell’ombudsman ha evidenziato un significativo aumento dei reclami: da 1.111 nell’anno fino a marzo 2020 a 6.380 nell’anno fino a marzo 2025.
Il signor Blakeway ha individuato le riparazioni come il “principale motore” dei reclami, che costituiscono quasi la metà (45%) di quelli indagati nell’anno fino a marzo 2025.
Citando i dati dell’English Housing Survey, il rapporto stima che 1,5 milioni di bambini in Inghilterra vivevano in alloggi substandard nel 2023, con il 19% che risiedeva in alloggi sociali.
L’Housing Ombudsman si fa promotore di una revisione completa del sistema, che include una revisione indipendente dei finanziamenti e un “organismo nazionale degli inquilini” per migliorare la rappresentanza degli inquilini e la responsabilità dei proprietari.
Questo organismo opererebbe indipendentemente dall’ombudsman, che attualmente ha l’autorità di imporre scuse, riparazioni o risarcimenti finanziari da parte dei proprietari.
“L’impatto negativo delle cattive condizioni abitative sulla coesione sociale, sull’istruzione, sulla salute pubblica e sulla produttività economica è innegabile”, ha dichiarato il signor Blakeway.
“Senza cambiamenti, rischiamo il graduale declino di uno dei più grandi sistemi di alloggi sociali d’Europa, in particolare nelle aree con la minore convenienza economica.
Si rischia inoltre di trasformare la rabbia latente in disordini sociali diffusi.”
Questa valutazione, ha sottolineato, non è né speculativa né allarmista, facendo riferimento all’attivismo storico degli inquilini, alla tragedia della Grenfell Tower e alla morte del piccolo Awaab Ishak di due anni.
L’incendio della Grenfell Tower del 2017, che ha causato 72 vittime, e la morte di Awaab nel 2020 a causa dell’esposizione alla muffa hanno sottolineato i problemi critici di sicurezza e standard abitativi.
Il rapporto dell’ombudsman ha citato casi come le finestre di una camera da letto di un bambino rimaste chiuse per quattro anni e soffitti crollati contenenti amianto lasciati non riparati per due anni, costringendo una famiglia a coprire i buchi con sacchi della spazzatura.
Il rapporto ha anche dettagliato casi specifici di controversie tra proprietari e inquilini. Uno ha coinvolto una donna con autismo e problemi di mobilità i cui problemi al gabinetto, che hanno causato muffa e umidità, sono stati gestiti male, inclusa una chiamata di riparazione alle 2:15 del mattino.
Il proprietario ha affermato di non essere a conoscenza delle sue disabilità.
L’attivista per l’edilizia abitativa Kwajo Tweneboa ha espresso “sconcerto, ma non sorpresa”, per i risultati del rapporto.
Ha osservato che i reclami che raggiungono l’ombudsman rappresentano solo quelli segnalati formalmente ai proprietari, evidenziando un problema più profondo di inquilini che si sentono inascoltati e che vivono una cultura organizzativa difettosa.
“Si sentono come semplici numeri a fine mese”, ha dichiarato.
Il signor Tweneboa ha descritto casi in cui le famiglie hanno dovuto ricorrere all’utilizzo di sacchi della spazzatura e bottiglie a causa della prolungata mancanza di accesso ai servizi igienici.
La National Housing Federation, che rappresenta le associazioni di alloggi inglesi, ha affermato che la qualità e la sicurezza delle case sono le priorità principali, sottolineando la spesa record per riparazioni e manutenzione.
L’amministratore delegato Kate Henderson ha attribuito i problemi di qualità esistenti ad anni di tagli ai finanziamenti e ha sottolineato la necessità di maggiori finanziamenti a lungo termine.
Affrontando il rapporto durante un impegno aziendale di giovedì, il Primo Ministro Sir Keir Starmer ha ribadito il “diritto fondamentale a un alloggio sicuro”, sottolineando la sua centralità nell’agenda abitativa del governo.
Un portavoce del Ministero dell’edilizia abitativa ha dichiarato: “Tutti meritano un alloggio sicuro, e nonostante le sfide ereditate, stiamo prendendo provvedimenti decisivi”. Hanno citato la legge di Awaab e gli standard di competenza per il personale del settore degli affitti sociali.
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